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Campagne legali

Accanto all’attività professionale “classica” nell’ambito del diritto amministrativo e del diritto del lavoro pro labour, LawforChange sceglie – ove possibile – di ampliare il proprio impegno nella tutela dei diritti anche attraverso azioni collettive e seriali tematiche.

Queste iniziative sono pensate per offrire un’assistenza legale più accessibile e democratica a coloro che condividono situazioni simili, ottimizzando tempi, costi e risorse, senza rinunciare alla qualità dell’assistenza legale.

Di seguito si trovano alcune delle campagne attivate. Resta comunque sempre possibile contattare LawforChange per ogni altra questione specifica e per vagliare la fattibilità di ulteriori azioni collettive o seriali nell’ambito delle aree di attività dello Studio.

Diritto allo studio e all’inclusione scolastica per alunni/e con disabilità

Bonus carta docente per i supplenti assunti fino al 30 giugno

Bonus carta docente per i docenti che hanno svolto supplenze brevi

Errore dell’algoritmo GPS (graduatorie provinciali per le supplenze)

Ricostruzione di carriera

Riconoscimento dello “scalino 03/09”

Risarcimento del danno conseguente al lungo precariato

Retribuzione professionale docente

DIRITTO ALLO STUDIO E ALL’INCLUSIONE SCOLASTICA PER ALUNNI/E CON DISABILITÀ

Lo scopo dell’azione è quello di tutelare il diritto allo studio e all’inclusione scolastica degli/le alunni/e con disabilità, con l’obiettivo di ottenere l’assegnazione di un numero di ore di sostegno e di assistenza scolastica ad personam conforme alle proposte del GLHO e/o alla quantificazione correttamente prevista nel PEI definitivo per il nuovo anno scolastico, al fine di soddisfare i bisogni della persona connessi alla disabilità certificata ai sensi della l. n. 104/1992 e appositamente indicati da specialisti del settore nella Diagnosi Funzionale/Profilo di Funzionamento.

Si precisa che per i ricorsi al TAR il termine di decadenza è di 60 giorni dall’atto lesivo ed è pertanto necessario contattare lo Studio quanto prima.

Il ricorso è gratuito, salvo il pagamento del contributo unificato, se dovuto.

Lo Studio verrà compensato con la liquidazione delle spese giudiziarie da parte del Tribunale. Nel caso di accoglimento del ricorso con compensazione delle spese, è prevista una success fee.

Per maggiori informazioni scrivere a info@studiolfc.it o compilare il seguente modulo.

Compilando il modulo si forniscono allo Studio alcune informazioni preliminari per valutare l’opportunità di intraprendere un’azione giudiziaria per il riconoscimento del corretto numero di ore di sostegno e di assistenza scolastica personalizzata per alunni/e con disabilità.

Modulo inclusione scolastica

La compilazione e l’invio del modulo non costituiscono conferimento di incarico. Il conferimento dell’incarico potrà avvenire solo dopo la valutazione dello Studio e con le modalità previste dalla legge.

BONUS CARTA DOCENTE PER I SUPPLENTI ASSUNTI FINO AL 30 GIUGNO

La Carta Docente (“Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente”), introdotta per la prima volta dalla l. n. 107/2015, è un bonus di 500 euro annui che può essere utilizzato per attività formative (acquistare libri o riviste, apparecchiature elettroniche, biglietti di ingresso per i musei o per eventi culturali, biglietti di ingresso per il teatro ed il cinema, iscrizioni ad un corso di laurea o ad master universitario ecc.). La Carta è concessa in automatico solo ai docenti di ruolo o con supplenze annuali (fino al 31 agosto).

I docenti assunti fino alla fine delle attività didattiche (30 giugno) possono agire in giudizio per ottenere l’accesso alla Carta Docente, per i 5 anni precedenti alla presentazione del ricorso o all’invio di una diffida stragiudiziale. I docenti che hanno ottenuto una sentenza per gli anni passati, possono agire per l’anno in corso. Anche la Corte di Cassazione si è pronunciata in senso favorevole (n. 29961/2023).

Per maggiori informazioni, anche sui costi, scrivere a info@studiolfc.it.

BONUS CARTA DOCENTE PER I DOCENTI CHE HANNO SVOLTO SUPPLENZE BREVI

La Carta Docente (“Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente”), introdotta per la prima volta dalla l. n. 107/2015, è un bonus di 500 euro annui che può essere utilizzato per attività formative (acquistare libri o riviste, apparecchiature elettroniche, biglietti di ingresso per i musei o per eventi culturali, biglietti di ingresso per il teatro ed il cinema, iscrizioni ad un corso di laurea o ad master universitario ecc.). La Carta è concessa in automatico solo ai docenti di ruolo o con supplenze annuali (fino al 31 agosto).

Per le supplenze brevi, la giurisprudenza Italiana ha finora avuto un atteggiamento ostile, ma la Corte di Giustizia dell’Unione europea, con una sentenza del 3 luglio 2025, ha affermato che la durata breve di una supplenza non giustifica la mancata concessione della Carta Docente.

Lo Studio quindi ritiene che sia fondato il diritto alla Carta Docente anche per chi abbia svolto supplenze brevi.

Il ricorso è gratuito, salvo il pagamento del contributo unificato, se dovuto.

Lo Studio verrà compensato con la liquidazione delle spese giudiziarie da parte del Tribunale.

Per maggiori informazioni scrivere a info@studiolfc.it.

ERRORE DELL’ALGORITMO GPS (GRADUATORIE PROVINCIALI PER LE SUPPLENZE)

Le supplenze nella scuola vengono assegnate tramite un algoritmo, attraverso diversi turni di chiamata.

Negli anni passati, il sistema telematico, da una parte, ha compiuto degli errori, ignorando docenti collocati in graduatoria, e, dall’altra, è impostato in modo da compiere delle ingiustizie.

Infatti, se un docente viene “saltato” in un turno di chiamata, perché uno dei posti prescelto non è in quel momento disponibile, il sistema non recupera il docente nei turni successivi, anche se sarebbe possibile assegnare una cattedra. La conseguenza è che docenti con un punteggio inferiore ottengono la cattedra e docenti con un punteggio inferiore possono svolgere il servizio solo con supplenze temporanee, per cui la chiamata viene realizzata direttamente dalla scuola.

Numerose sentenze hanno segnalato l’illegittimità di tale meccanismo (ad es., Trib. Roma n. 1274/2024).

È possibile ricorrere, a seconda dei casi, per ottenere con urgenza la cattedra negata o per ottenere il risarcimento del danno, ad es. in considerazione della differenza tra la retribuzione ricevuta con la supplenza temporanea e quella che si sarebbe ricevuta con la cattedra corretta.

Per maggiori informazioni, anche sui costi, scrivere a info@studiolfc.it.

RICOSTRUZIONE DI CARRIERA

Al momento dell’immissione in ruolo è possibile richiedere la ricostruzione di carriera, ovverosia la valutazione degli anni di precariato svolto, che però, ai sensi dell’art. 485, co. 1, d.lgs. n. 297/1994, è riconosciuto per intero per i primi quattro anni e per i due terzi del periodo successivo.

Tale disciplina è stata riconosciuta in violazione del diritto dell’Unione europea, perché discriminatoria nei confronti dei docenti precari.

Pertanto, è possibile agire in giudizio per chiedere il riconoscimento integrale del servizio svolto. È utile precisare che deve essere considerato il servizio effettivo, nel senso che non vanno conteggiati i mesi estivi in cui non si è svolto servizio.

Il ricorso è gratuito, salvo il pagamento del contributo unificato, se dovuto.

Lo Studio verrà compensato con la liquidazione delle spese giudiziarie da parte del Tribunale.

Per maggiori informazioni scrivere a info@studiolfc.it.

RICONOSCIMENTO DELLO “SCALINO 03/09”

La retribuzione spettante al personale docente viene definita in base all’appartenenza ad una determinata posizione stipendiale, in base all’anzianità di servizio.

Per i docenti assunti in data successiva al 1° settembre 2010, la prima posizione compre i primi nove anni di servizio (0-9). Invece, i docenti assunti prima del settembre 2010 godono di un “gradone” intermedio, a cui si aveva diritto al superamento del terzo anno di servizio (0-3).

Pertanto, i nuovi assunti sono discriminati e l’illegittimità di tale previsione è stata riconosciuta dalla giurisprudenza nazionale ed europea. Pertanto, tutti i/le docenti assunti/e dopo il 1° settembre 2020 possono agire in giudizio per chiedere di usufruire della posizione stipendiale 3-9 o della retribuzione perduta per non averne usufruito.

Il ricorso è gratuito, salvo il pagamento del contributo unificato, se dovuto.

Lo Studio verrà compensato con la liquidazione delle spese giudiziarie da parte del Tribunale.

Per maggiori informazioni scrivere a info@studiolfc.it.

RISARCIMENTO DEL DANNO CONSEGUENTE AL LUNGO PRECARIATO

Già nel 2010 la Commissione dell’Unione europea aveva avviato una procedura di infrazione contro l’Italia in considerazione dell’eccessivo precariato nella scuola. Con il piano straordinario di assunzioni previsto dalla c.d. Buona Scuola (l.n. 107/2015), la procedura era stata archiviata.

Una nuova procedura è stata però avviata il 3 ottobre 2024, in quanto dopo il picco di 34 mila assunzioni della Buona Scuola, le nuove cattedre non hanno mai coperto i pensionamenti (che sono stati 31.873 nel 2021 e 26.372 nel 2020, mentre le assunzioni circa la metà).

I docenti che hanno maturato 36 mesi di precariato successivamente al piano di assunzioni straordinario possono agire per ottenere un risarcimento del danno dalle 6 alle 12 mensilità, con la possibilità di provare un danno ulteriore.

Per maggiori informazioni, anche sui costi, scrivere a info@studiolfc.it.

RETRIBUZIONE PROFESSIONALE DOCENTE

La retribuzione professionale docente (RPD) è una parte della retribuzione dei docenti pari ad € 174,50 (nel periodo precedente al 19 aprile 2018 era pari ad € 164,00). Tale posta è riconosciuta per i docenti di ruolo o con supplenza annuale (sia con scadenza al 30 giugno che con scadenza al 1° agosto).

La RPD non è riconosciuta ai docenti che svolgono supplenze brevi, cioè le supplenze temporanee soprattutto per sostituzioni.

Capire se si riceve o meno questa somma è molto semplice, perché è chiaramente indicata nella busta paga.

La Corte di Cassazione ha stabilito che tutti i docenti, compresi quelli finora esclusi, hanno diritto a percepire la RPD (sent. 27 luglio 2018, n.20015).

Pertanto i docenti che hanno svolto supplenze brevi possono chiedere questa somma.

Il ricorso è gratuito, salvo il pagamento del contributo unificato, se dovuto.

Lo Studio verrà compensato con la liquidazione delle spese giudiziarie da parte del Tribunale.

Per maggiori informazioni scrivere a info@studiolfc.it.

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