Anche quest’anno si avvia l’assegnazione delle supplenze da GPS.
Lo scorso anno si sono verificate numerose irregolarità, in quanto l’algoritmo “saltava” alcuni docenti. In particolare, se per un qualsiasi motivo nel primo bollettino di nomine non vi era una cattedra disponibile, nel proseguo l’algoritmo non recuperava il docente superato assegnando invece le cattedre disponibili a docenti con punteggio inferiore.
L’illegittimità di tale condotta è stata sancita da diversi Tribunali, compreso il Tribunale di Roma che con la sentenza n. 1463/2023, ottenuta da una nostra assistita, afferma:
“il programma informatico redatto dal MIUR che gestisce le convocazioni, contrariamente a quanto avrebbe dovuto avvenire in base alle citate norme, ove in sede di convocazioni successive alla 1° siano emerse nuove supplenze in una determinata classe di concorso/materia, non ha convocato il docente con maggior punteggio nella graduatoria relativa a quella classe di concorso, che avesse indicato tali sedi nelle sue opzioni e che non avesse ancora ricevuto alcuna proposta, ma ha proseguito nella graduatoria dall’ultimo docente che aveva ottenuto una supplenza nella precedente convocazione, assegnando la nuova supplenza al candidato con punteggio immediatamente successivo, In altre parole, il programma ha saltato i docenti, come la ricorrente, collocati in posizione superiore nella GPS, ma che non avevano ancora ricevuto nelle precedenti convocazioni alcuna proposta in quanto, in quelle convocazioni, non vi erano posti disponibili fra le opzioni da loro indicate”
Da quanto abbiamo appreso, le irregolarità continuano anche quest’anno.
Al reclamo di alcuni docenti che hanno denunciato l’assegnazione a candidati con punteggi inferiori, il Ministero ha risposto che gli stessi sono considerati “rinunciatari” e in quanto tali non verranno selezionati.
Ma questi non hanno mai rinunciato!
Quindi il Ministero, invece di correggere l’algoritmo, per così dire, lo ha giustificato!!!
Tale condotta è illegittima perché oltre a violare gli stessi provvedimenti amministrativi adottati dal Ministero, viola un principio generale di rispetto della graduatorie.
Ci auguriamo che anche quest’anno i Tribunali assistano i docenti che si oppongono a questa irregolarità.